Venerdì 3 giugno, ben tre settimane fa, si è svolto a Gaiarine il Consiglio comunale che ha deliberato all’unanimità il NO all’impianto di pirogassificazione che si vorrebbe costruire nei pressi del Bosco di Gaiarine-Bosco Zacchi.
Orbene, nei mesi e settimane precedenti, il Comitato NO Pirogassificatore a Gaiarine aveva sollecitato, a più riprese e in vario modo, soprattutto negli incontri pubblici tenutisi nei comuni limitrofi, le relative amministrazioni a prendere una posizione contraria a questa ipotesi di impianto.
La risposta ricevuta, che sembrava essere un ordine di scuderia, cioè una posizione comune concordata tra le amministrazione interessate, è stata sempre la stessa: “Non vogliamo entrare a gamba tesa nell’autonomia decisionale del comune di Gaiarine. Attenderemo i risultati delle commissione tecnica istituita dal Comune e conseguentemente prenderemo una posizione ”. Come se, la eventuale costruzione del Pirogassificatore, fosse una faccenda relegata al comune a Gaiarine, intendendo che gli inquinanti atmosferici non avrebbero superato i confini amministrativi di tale comune.
Il Comitato NO Pirogassificatore a Gaiarine ha sempre ritenuto questa posizione una posizione attendista e naturalmente sbagliata. Se il comune di Gaiarine avesse espresso un parere favorevole, queste amministrazioni, soprattutto Fontanelle, Codognè, Portobbufolè, Mansuè, si sarebbero trovate improvvisamente in grave difficoltà.
A quel punto, non avrebbero potuto più difendere la salute dei loro cittadini, sottoposti ad un incremento dell’inquinamento atmosferico, non potendo entrare a posteriori (non avendolo fatto prima) nelle decisioni già prese dal Comune di Gaiarine.
Si sarebbero conseguentemente trovate spiazzate e impotenti.
Ma passiamo oltre, anche perché acqua passata non macina più.
In queste tre settimane ci saremo però aspettati, in linea con le dichiarazioni fatte nei mesi scorsi, una loro presa di posizione pubblica, un segnale forte che indicasse, ora che il comune di Gaiarine si è schierato compattamente per il NO, la loro ferma contrarietà al progetto e che rassicurasse i tanti ma tanti loro concittadini firmatari della petizione.
Rammentiamo, per inciso, che tra i 5.868 sottoscrittori, davvero molti sono i cittadini di Fontanelle, Codognè, Portobbufolè, Mansuè .
Non sappiamo se ci è sfuggita, e nel caso siamo pronti a ricrederci, ma ci sembra che questa posizione pubblica non ci sia stata. Sembra non esserci, quindi, nessun segnale, proveniente da queste Case Municipali, che indichi singolarmente o collegialmente le posizioni di queste amministrazioni rispetto ad un impianto così controverso.
Vogliamo rammentare come i Sindaci di ben 7 Comuni limitrofi al Comune di Paese abbiano sottoscritto, insieme a Paese, il 22 Gennaio scorso una lettera congiunta indirizzata agli Onorevoli EuroDeputati rappresentatati del Veneto, agli Onorevoli Deputati rappresentatati della provincia di Treviso, agli Onorevoli Senatori rappresentatati della Provincia di Treviso, ai Consiglieri Regionali della provincia di Treviso, manifestando la loro preoccupazione per le possibili ricadute sanitarie che il Pirogoassificatore di Paese avrebbe potuto causare nei loro comuni e la conseguente assoluta contrarietà all’autorizzazione di tale impianto.
Qui al confine “dell’impero Veneto”, però, nulla si muove:
Sollecitiamo, quindi, con urgenza, prima che venga convocata la Commissione Tecnica Regionale, una presa di posizione collegiale dei comuni limitrofi, che affianchi e aiuti l’amministrazione di Gaiarine, nel percorso di contrasto a questo al Pirogassificatore.
Solo in questo modo, queste amministrazioni, si schiereranno in modo inequivocabile per la salute e il benessere dei loro concittadini.
Ogni ulteriore silenzio diventerà un silenzio “assordante”.